5.5.09

Gli USA abbandonano Israele sull’Iran?

MIDEAST ISRAEL OBAMA
Le minacce di guerra israeliane contro l'Iran incontrano l'opposizione rigida degli Stati Uniti, e la nuova amministrazione pensa all'imposizione di sanzioni a Tel Aviv. Il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama e la segretaria di stato Hillary Clinton stanno pensando a un programma per l’applicazione di sanzioni contro Israele, se il governo di destra di Benjamin Netanyahu attua la sua politica, a lungo desiderata, di rispondere alle attività nucleari dell’Iran prendendo provvedimenti militari contro il paese.

Secondo un rapporto di RIA Novosti, la Casa Bianca di Obama è in rotta di collisione con i datati programmi israeliani per lanciare un attacco militare all'infrastruttura nucleare iraniana. Washington favorisce le misure diplomatiche - almeno finché l’amministrazione Obama crede che ci sia lo spazio per il perseguimento dei suoi piani per ‘agganciare diplomaticamente’ l'Iran sul suo programma nucleare.

Il presidente Obama sta compiendo degli sforzi per mettere in pratica l’idea che l'America dovrebbe comunicare con i suoi avversari, come l'Iran, la Siria, la Korea di Nord ed il Venezuela. Tuttavia, da quando il duro Primo Ministro Netanyahu è salito in carica, in Israele si diffondono le voci di un possibile attacco alle centrali nucleari dell’Iran, se gli Stati Uniti non riescono a realizzare dei progressi nei colloqui con l'Iran.

Mercoledì mattina, il comando del fronte interno d’Israele ha annunciato i programmi per mobilitare l'esercito israeliano, così come il pubblico, per tenere il 2 giugno la più grande esercitazione militare della sua storia. Il capo del reparto per la popolazione del comando del fronte interno d’Israele, colonnello Hilik Sofer, ha detto che tenere le esercitazioni militari per una settimana "trasformerà la popolazione d’Israele da passiva ad attiva… Vogliamo che i cittadini capiscano che la guerra può esplodere domani mattina."

All’inizio di marzo, il Primo Ministro israeliano di estrema destra, Netanyahu, ha dato l'allarme circa un grande conflitto militare per i prossimi mesi. Secondo Debka, che si crede sia collegato molto strettamente con l'agenzia spionistica israeliana Mossad: "E’ sua opinione che Israele potrebbe essere coinvolto in un grande confronto militare, nei prossimi mesi, con l'Iran, Hamas o Hezbollah - o tutte tre assieme."

Le minacce esplicite di guerra all’Iran di Netanyahu, sono componenti della sua politica di massima priorità: "l’arresto del programma nucleare dell’Iran, e di ciò che vede come la sua ambizione a dominare la regione", e sono in contrasto radicale con i metodi del più potente alleato d’Israele - gli Stati Uniti.

Nel tentativo di convincere Israele sulla nuova politica degli Stati Uniti verso l’Iran, la segretaria di stato ha detto, questa settimana, che l’amministrazione Bush ha fallito negli otto anni di tentativi d’isolare totalmente l'Iran. "La politica di Bush non ha ostacolato l'Iran nella sua ambizione ad acquisire armi nucleari ed a sostenere le organizzazioni terroristiche Hezbollah e Hamas", ha detto la Clinton.

La nuova mossa degli Stati Uniti contro le minacce israeliane di guerra all'Iran, avviene dopo che il vice-presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha avvertito il governo di Netanyahu, in Israele, che una qualsiasi azione militare per provare a colpire gli impianti nucleari dell’Iran, sarebbe "incauta".

Il segretario della difesa degli Stati Uniti Robert Gates, da parte sua, ha avvertito che qualsiasi attacco israeliano all'Iran avrebbe conseguenze pericolose. Un attacco all'Iran "cementerà la sua determinazione ad avere un programma nucleare ed, inoltre, rafforzerà nell'intero paese un odio eterno contro chiunque lo colpisca", ha ammonito Gates.
by erasia

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