7.2.08
Come salvare la civiltà dall'impero britannico
Durante una colazione di lavoro a Washington il 30 gennaio, l'economista americano Lyndon LaRouche ha parlato delle minacce insite alla crisi internazionale e delle vie d'uscita. Avvalendosi di una descrizione animata dell'iperinflazione che esplose in Germania tra il 1922 ed il 1923, LaRouche ha spiegato che oggi quella dinamica si sta imponendo su scala globale. Assieme a questo processo, ha aggiunto, c'è la spinta dell'oligarchia finanziaria verso un governo di stampo mussoliniano, con l'opzione di Bloomberg alla presidenza USA (vedi oltre).
Sul fronte europeo LaRouche nota che paesi come Francia, Italia o Germania saranno in grado di affrontare le dimensioni stesse della crisi solo uscendo dal sistema dell'Euro. Nell'attuale sistema, i governi europei “sono impotenti”.
Siamo al punto in cui “a causa di una ben distinta politica economica, il sistema è fracassato e i britannici sono decisi a sfruttare l'occasione per distruggere gli Stati Uniti ... Lo sfascio del processo monetario è iniziato nel 2000 e da allora è accelerato. Abbiamo un idiota per presidente che ci ha condotto in guerre interminabili nell'Asia sudoccidentale, che hanno dato il colpo di grazia agli USA. Ne consegue un forte indebolimento, con migliaia di miliardi di dollari persi in queste avventure, con un presidente idiota e con un Congresso incapace di tenere dritta la spina dorsale per contrastare questo stato di cose”.
“L'incidente del cosiddetto 'pazzo isolato' alla Société Générale in Francia [...] in realtà è stato fatto sulla piazza di Londra, come operazione contro gli Stati Uniti.” Questo rientra nel contesto del tentativo di creare un impero a cui è stato dato il nome di “globalizzazione”, ha affermato LaRouche, “Ma non funzionerà! Non porta alla costituzione di un impero mondiale, ma porta dritto all'inferno! Porta alla disintegrazione”.
LaRouche è quindi passato a discutere la necessità di una accordo tra quattro potenze, USA, Cina, Russia e India, necessario ad affossare la manovra imperiale. Con tale combinazione, ha aggiunto, “Disporremmo del potenziale tecnologico e della conoscenza che occorrono per sottrarci a questa minaccia contro l'umanità!”
Il video sull'iperinflazione è disponibile sul sito http://www.larouchepac.com/news/2008/01/28/fed-copies-weimar-hyperinflation.html
Bush e Bernanke affondano il dollaro
Rispondendo alla decisione della Federal Reserve del 30 gennaio di tagliare i tassi, per la seconda volta in otto giorni, LaRouche ha affermato: “Bush e Bernanke vogliono affondare il dollaro. Questo dev'essere denunciato e dev'essere impedito. Il presidente Bush dev'essere sottoposto a terapia.”
“In vernacolare”, ha detto LaRouche, “costoro sono proprio dei matti” ha aggiunto LaRouche. “Sembra che mirino ad una politica iperinflazionistica con i tassi zero, ma non sopravviveranno fino a tale azzeramento. La nazione non può sopravvivere se essi continuano su tale strada”. L'alternativa proposta da LaRouche è una politica monetaria a doppio sportello per indirizzare credito a bassi tassi d'interesse alle attività economiche reali da proteggere, e alti tassi d'interesse per la massa di debito speculativo che attualmente la Fed sta sostenendo.
“La diga è crollata!”
In una dichiarazione del 1 febbraio Helga Zepp-LaRouche, presidente del Movimento Solidarietà tedesco, il BüSo, afferma che “il sistema finanziario internazionale è irrimediabilmente fallito ed è già crollato” proprio come Lyndon LaRouche aveva affermato nelle trasmissioni su internet del 25 luglio 2007 e del 17 gennaio 2008.
L'agenzia di rating Standard & Poor's ha già declassato 50 miliardi di bonds emessi sui mutui subprime, mentre in attesa del declassamento ci sono altri 484 miliardi, ovvero il 47% di tutti i bonds USA emessi su titoli ipotecari. Le perdite delle banche, che ufficialmente sono circa 100 miliardi di dollari, aumenteranno proporzionalmente, specialmente dopo la retrocessione di monolines, come MBIA e Ambac. Queste monolines hanno assicurato bonds per un volume complessivo di 2,3 mila miliardi di dollari, tra cui i cosiddetti “prodotti strutturati” per un ammontare di 800 miliardi di dollari. Molto di questo titolume è stato emesso sui mutui subprime USA. Non appena le monolines verranno retrocesse, le banche saranno costrette a cancellare attivi dai propri conti, e molte di loro rischiano il fallimento.
Zepp-LaRouche fa inoltre riferimento ad un articolo apparso sul quotidiano elvetico Le Temps che, in data 30 gennaio, scriveva che la prossima onda d'urto, dopo quella della Société Générale francese, verrà dalle banche tedesche. Se non sarà arginata, quest'onda getterà la Germania in una grave depressione e i centri industriali come Essen, Dortmund e Bochum “presto assomiglieranno ad Angkor, la capitale del fallito regime dei Khmer Rossi - cioè gli alberi spunteranno dalle fabbriche vuote”.
Zepp-LaRouche spiega che con i trattati di Maastricht e di Amsterdam, l'Unione Europea ha rinunciato a disporre della capacità di affrontare la crisi. La Banca Centrale Europea ha annunciato che non sarà il prestatore di ultima istanza per i sistemi bancari nazionali, ma contemporaneamente garantisce i crediti della anglo-olandese Rabobank e delle banche spagnole. L'incontro a quattro (Merkel, Brown, Prodi e Sarkozy) la settimana scorsa a Londra è stato un fallimento, specialmente perché Inghilterra e Germania hanno respinto la richiesta di Francia e Italia di una regolamentazione più ragionevole del sistema finanziario (sebbene l'Inghilterra abbia effettuato salvataggi delle proprie banche).
Se le nazioni d'Europa vogliono sopravvivere, afferma Zepp-LaRouche, debbono congelare i trattati di Maastricht e di Amsterdam, come anche il Patto di Stabilità, ripristinare la sovranità sulla moneta e ridare peso a quelle leggi che difendono il bene comune delle nazioni.
fonte:Movisol
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