Il primo giugno, il Presidente del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, ha rilasciato una dichiarazione a nome del Consiglio stesso:Il consiglio di
Sicurezza si rammarica profondamente per la perdita di vite e le
menomazioni causate dall’uso della forza durante le operazioni
dell’esercito israeliano in acque internazionali contro un convoglio in
navigazione alla volta di Gaza. Il Consiglio, in tale contesto, condanna
quegli atti che hanno portato alla morte di almeno dieci civili e di
molti feriti, ed porge le proprie condoglianze alle loro famiglie».Il
Consiglio di Sicurezza dell’ONU non ha votato nessuna risoluzione
formale a condanna di Israele per aver condotto quello che è equivalente
ad un atto di pirateria in acque internazionali, in violazione delle
Leggi Internazionali del Mare e della Carta dell’ONU.Il testo
che segue, scritto da Mahdi Darius Nazemroaya, Associata del Research
presso il Centre for Research on Globalization (CRG), presenta una
rassegna preliminare delle prove. Nelle settimane e nei mesi che
seguiranno, Global Research metterà punto un dossier esaustivo relativo
all’attacco di Israele in acque internazionali, attacco diretto contro
la Gaza Freedom Flotilla [Flottiglia per la Libertà di Gaza, ndt].
Michel Chossudovsky, 3 Giugno 2010
Dopo aver studiato con attenzione i resoconti dei testimoni, si può
concludere che il «combattimento" svoltosi sulla Gaza Peace Flotilla fra
un commando israeliano con armi pesanti e dei civili disarmati, è stato
deliberatamente istigato dai soldati israeliani.Le azioni del
commando israeliano - ordinate dal governo di Israele - sono state
caratterizzate da assassìnii a sangue freddo e da esecuzioni. In base
alle testimonianze dei passeggeri, sono state uccise persone dopo che si
erano arrese e mentre sventolava una bandiera bianca. Siccome ad alcuni
attivisti in condizioni critiche sono state rifiutate le cure da parte
degli Israeliani, anche questi sono morti. I passeggeri civili
della Mavi Maramara includevano accademici, parlamentari, artisti,
dottori, avvocati, giornalisti e rappresentanti di organizzazioni per i
diritti umani. Fra di essi c’era l’Arcivescovo Cattolico Melchita Greco
di Gerusalemme. Israele e gli USA hanno anche esercitato pressioni su
Cipro perchè impedisse a 30 parlamentari provenienti da tutta Europa e
ad un sopravvissuto dell’olocausto, di salire a bordo sulla Gaza Peace
Flotilla.
Sfidati dalle truppe scelte israeliane, i passeggeri
civili si sono trovati coinvolti in atti disperati di auto-difesa, per
proteggere le proprie vite dopo che passeggeri amici erano stati già
uccisi dal fuoco dei cecchini israeliani. Questo è stato testimoniato da
tutti i membri della Gaza Peace Flotilla, dai parlamentari tedeschi ai
lavoratori turchi. I gruppi di fuoco israeliani, con alle loro azioni,
hanno deliberatamente provocato atti di auto-difesa, con la prospettiva
di demonizzare i passeggeri e giustificare la brutalità israeliana.
Inizialmente
- prima di passare alle pallottole di vernice - le forze israeliane
hanno sparato con armi lunghe automatiche.Secondo gli attivisti
algerini a bordo, alcuni dei passeggeri hanno cercato di resistere, ma
si sono arresi quando il giovane figlio del capitano turco è stato preso
in ostaggio dagli israeliani durante una seconda ondata di attacchi.In
base ai resoconti dei passeggeri, c’è la possibilità che alcune perdite
includano passeggeri di nazionalità algerina. Si sa che almeno un
americano e molti turchi, sono stati uccisi dall’esercito israeliano
(IDF).
Non c’è stata nessuna «cattiva valutazione" [«bad
intelligence" nell’originale, ndt] da parte dei militari israeliani,
come invece sostenuto dai media israeliani e dai loro apologeti. Il
governo israeliano ha tenuto numerose riunioni di alto livello
antecedenti alla partenza della Gaza Peace Flotilla.
Gli Israeliani avrebbero potuto benissimo impedire alle navi di avanzare
verso Gaza senza dover procedere all’arrembaggio. I resoconti dei
testimoni suggeriscono che questi attacchi fossero parte di
un’operazione dei servizi militari progettata con cura. Israele aveva
anche effettuato delle esercitazioni navali che simulavano il blocco di
navi umanitarie per impedir loro di raggiungere la Striscia di Gaza.
Tutte le armi che si suppone siano state utilizzate dai passeggeri erano
parte della dotazione standard’ della nave, che includeva attrezzi per
la riparazione ed utensili da cucina. Tali oggetti sono stati raccolti
dall’IDF per creare un resoconto dei fatti falso e precostituito.
Il
cosiddetto «video ed immagini delle prove" è fornito in un dossier del
Ministero per gli Affari Esteri :Le forze israeliane hanno raccolto gli attrezzi e
l’equipaggiamento di pertinenza delle navi.L’affermazione che
delle armi siano state trafugate di nascosto sulle navi per contrastare i
militari israeliani è pura fantasia: uno sguardo attento alle immagini
suggerisce che l’IDF ha preso dei coltelli dalle cucine ed altre
attrezzature standard sulle navi (la cosa è particolarmente ovvia per
l’affilacoltelli preso dalla cucina). Uno dei coltelli nell’immagine
fornita da Israele è un coltello tradizionale «khanjar», che
potrebbe appartenere ai membri del parlamento dell’Oman o dello Yemen
presenti sulla Gaza Peace Flotilla
Indumenti con chiari segni di riconoscimento della Mezzaluna Rossa - usati dal
personale medico e dai volontari umanitari della Croce Rossa
Internazionale - sono stati indicati come la prova che il gruppo
umanitario internazionale fosse costituito anche da violenti sostenitori
del terrorismo.Relativamente ai video, ne sono state mostrate
solo delle parti, mentre andrebbe mostrato tutto. Se Israele fosse
onesto, avrebbe mostrato le registrazioni complete e non spezzoni
scelti, nei quali gli attivisti reagiscono.Va poi notato che -
stando ai testimoni oculari - l’IDF ha sistematicamente preso di mira
per primi i giornalisti della stampa internazionale. Se l’IDF non avesse
avuto nulla da nascondere, perchè ha confiscato tutte le attrezzature
di registrazione video ed audio? E’ chiaro che i militari israeliani
stavano sistematicamente impedendo che i giornalisti internazionali
potessero mostrare cosa fosse realmente accaduto.
Una delle organizzazioni turche, l’ IHH (Insani Yardim Vakfi/Humanitarian Aid
Fund), legata a questa flottiglia di navi umanitarie provenienti da
tutta Europa e dal Mediterraneo, è stata accusata anche di essere
collegata ad Al-Qaeda.
Il governo turco ha replicato definendo i
funzionari israeliani come dei «mentitori patentati». In una intervista
con Bulent Yildirm - un funzionario dell’IHH - condotta in inglese da
Hassan Ghani, il funzionario dell’IHH parla solo di scopi umanitari e
dice che spera prevarranno, nel governo israeliano, il buon senso e la
moderazione.
Nell’intervista, il funzionario IHH dice anche che
altre navi (molto probabilmente navi commerciali israeliane), stavano
navigando nella cosiddetta «zona di esclusione militare».
Si veda
al minuto 3 e 30 dell’intervista :
Israele ha violato la legge internazionale. Non ha nemmeno
aspettato, prima di agire, di vedere se le navi avrebbero violato la
«zona di esclusione militare». Secondo i resoconti fatti dai
parlamentari del Kuwait, e dagli attivisti, le navi stavano per
negoziare con Israele il loro ingresso.
Note Conclusive
ultimo punto: gli USA entrarono in guerra nella Prima Guerra Mondiale
quando la Royal Mail Ship Lusitania venne attaccata da un sottomarino -
od un U-boat - tedesco.
Attaccare navi e civili in acque
internazionali, è un atto di guerra ed un atto illegale in base alle
leggi internazionali.
E’ ironico che Joseph Meadors, uno dei membri della Gaza Freedom Flotilla - che è
stata attaccata - fosse un ex
marinaio della marina USA sopravvissuto all’attacco israeliano alla
U.S.S. Liberty, nel 1967. Così, questa è stata la seconda volta che
l’IDF lo ha attaccato in acque internazionali.
Ma le azioni di
Israele sono andate ben oltre la violazione delle leggi internazionali.
Il portavoce militare dell’IDF - Avital Avital Liebowitz - ha anche
fatto riferimento alla Striscia di Gaza quale territorio israeliano,
dicendo così quello che veramente pensa Israele, ma che non dice a
livello internazionale.Israele è un pericolo per se stessa e per
la sicurezza mondiale. Israele si sta anche preparando per una ben più
grande guerra contro il Libano, la Siria e l’Iran, e non c’è modo che
Israele possa battere l’Iran senza ricorrere ad armi nucleari.
A livello mondiale, i popoli devono chiedere giustizia per i Palestinesi e
la fine dell’occupazione dei territori arabi. Devono anche mobilitarsi
perchè sia impedita una più vasta guerra nel Medio Oriente.
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