17.6.10

I testimoni confermano assassinii a sangue freddo

Il primo giugno, il Presidente del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, ha rilasciato una dichiarazione a nome del Consiglio stesso:Il consiglio di

Sicurezza si rammarica profondamente per la perdita di vite e le

menomazioni causate dall’uso della forza durante le operazioni

dell’esercito israeliano in acque internazionali contro un convoglio in

navigazione alla volta di Gaza. Il Consiglio, in tale contesto, condanna

quegli atti che hanno portato alla morte di almeno dieci civili e di

molti feriti, ed porge le proprie condoglianze alle loro famiglie».Il

Consiglio di Sicurezza dell’ONU non ha votato nessuna risoluzione

formale a condanna di Israele per aver condotto quello che è equivalente

ad un atto di pirateria in acque internazionali, in violazione delle

Leggi Internazionali del Mare e della Carta dell’ONU.Il testo

che segue, scritto da Mahdi Darius Nazemroaya, Associata del Research

presso il Centre for Research on Globalization (CRG), presenta una

rassegna preliminare delle prove. Nelle settimane e nei mesi che

seguiranno, Global Research metterà punto un dossier esaustivo relativo

all’attacco di Israele in acque internazionali, attacco diretto contro

la Gaza Freedom Flotilla [Flottiglia per la Libertà di Gaza, ndt].
Michel Chossudovsky, 3 Giugno 2010

Dopo aver studiato con attenzione i resoconti dei testimoni, si può

concludere che il «combattimento" svoltosi sulla Gaza Peace Flotilla fra

un commando israeliano con armi pesanti e dei civili disarmati, è stato

deliberatamente istigato dai soldati israeliani.Le azioni del

commando israeliano - ordinate dal governo di Israele - sono state

caratterizzate da assassìnii a sangue freddo e da esecuzioni. In base

alle testimonianze dei passeggeri, sono state uccise persone dopo che si

erano arrese e mentre sventolava una bandiera bianca. Siccome ad alcuni

attivisti in condizioni critiche sono state rifiutate le cure da parte

degli Israeliani, anche questi sono morti. I passeggeri civili

della Mavi Maramara includevano accademici, parlamentari, artisti,

dottori, avvocati, giornalisti e rappresentanti di organizzazioni per i

diritti umani. Fra di essi c’era l’Arcivescovo Cattolico Melchita Greco

di Gerusalemme. Israele e gli USA hanno anche esercitato pressioni su

Cipro perchè impedisse a 30 parlamentari provenienti da tutta Europa e

ad un sopravvissuto dell’olocausto, di salire a bordo sulla Gaza Peace

Flotilla.

Sfidati dalle truppe scelte israeliane, i passeggeri

civili si sono trovati coinvolti in atti disperati di auto-difesa, per

proteggere le proprie vite dopo che passeggeri amici erano stati già

uccisi dal fuoco dei cecchini israeliani. Questo è stato testimoniato da

tutti i membri della Gaza Peace Flotilla, dai parlamentari tedeschi ai

lavoratori turchi. I gruppi di fuoco israeliani, con alle loro azioni,

hanno deliberatamente provocato atti di auto-difesa, con la prospettiva

di demonizzare i passeggeri e giustificare la brutalità israeliana.

Inizialmente

- prima di passare alle pallottole di vernice - le forze israeliane

hanno sparato con armi lunghe automatiche.Secondo gli attivisti

algerini a bordo, alcuni dei passeggeri hanno cercato di resistere, ma

si sono arresi quando il giovane figlio del capitano turco è stato preso

in ostaggio dagli israeliani durante una seconda ondata di attacchi.In

base ai resoconti dei passeggeri, c’è la possibilità che alcune perdite

includano passeggeri di nazionalità algerina. Si sa che almeno un

americano e molti turchi, sono stati uccisi dall’esercito israeliano

(IDF).
Non c’è stata nessuna «cattiva valutazione" [«bad

intelligence" nell’originale, ndt] da parte dei militari israeliani,

come invece sostenuto dai media israeliani e dai loro apologeti. Il

governo israeliano ha tenuto numerose riunioni di alto livello

antecedenti alla partenza della Gaza Peace Flotilla.

Gli Israeliani avrebbero potuto benissimo impedire alle navi di avanzare

verso Gaza senza dover procedere all’arrembaggio. I resoconti dei

testimoni suggeriscono che questi attacchi fossero parte di

un’operazione dei servizi militari progettata con cura. Israele aveva

anche effettuato delle esercitazioni navali che simulavano il blocco di

navi umanitarie per impedir loro di raggiungere la Striscia di Gaza.

Tutte le armi che si suppone siano state utilizzate dai passeggeri erano

parte della dotazione standard’ della nave, che includeva attrezzi per

la riparazione ed utensili da cucina. Tali oggetti sono stati raccolti

dall’IDF per creare un resoconto dei fatti falso e precostituito.

Il

cosiddetto «video ed immagini delle prove" è fornito in un dossier del

Ministero per gli Affari Esteri :Le forze israeliane hanno raccolto gli attrezzi e

l’equipaggiamento di pertinenza delle navi.L’affermazione che

delle armi siano state trafugate di nascosto sulle navi per contrastare i

militari israeliani è pura fantasia: uno sguardo attento alle immagini

suggerisce che l’IDF ha preso dei coltelli dalle cucine ed altre

attrezzature standard sulle navi (la cosa è particolarmente ovvia per

l’affilacoltelli preso dalla cucina). Uno dei coltelli nell’immagine

fornita da Israele è un coltello tradizionale «khanjar»,  che

potrebbe appartenere ai membri del parlamento dell’Oman o dello Yemen

presenti sulla Gaza Peace Flotilla

Indumenti con chiari segni di riconoscimento della Mezzaluna Rossa - usati dal

personale medico e dai volontari umanitari della Croce Rossa

Internazionale - sono stati indicati come la prova che il gruppo

umanitario internazionale fosse costituito anche da violenti sostenitori

del terrorismo.Relativamente ai video, ne sono state mostrate

solo delle parti, mentre andrebbe mostrato tutto. Se Israele fosse

onesto, avrebbe mostrato le registrazioni complete e non spezzoni

scelti, nei quali gli attivisti reagiscono.Va poi notato che -

stando ai testimoni oculari - l’IDF ha sistematicamente preso di mira

per primi i giornalisti della stampa internazionale. Se l’IDF non avesse

avuto nulla da nascondere, perchè ha confiscato tutte le attrezzature

di registrazione video ed audio? E’ chiaro che i militari israeliani

stavano sistematicamente impedendo che i giornalisti internazionali

potessero mostrare cosa fosse realmente accaduto.

Una delle organizzazioni turche, l’ IHH (Insani Yardim Vakfi/Humanitarian Aid

Fund), legata a questa flottiglia di navi umanitarie provenienti da

tutta Europa e dal Mediterraneo, è stata accusata anche di essere

collegata ad Al-Qaeda.

Il governo turco ha replicato definendo i

funzionari israeliani come dei «mentitori patentati». In una intervista

con Bulent Yildirm - un funzionario dell’IHH - condotta in inglese da

Hassan Ghani, il funzionario dell’IHH parla solo di scopi umanitari e

dice che spera prevarranno, nel governo israeliano, il buon senso e la

moderazione.

Nell’intervista, il funzionario IHH dice anche che

altre navi (molto probabilmente navi commerciali israeliane), stavano

navigando nella cosiddetta «zona di esclusione militare».

Si veda

al minuto 3 e 30 dell’intervista :

Israele ha violato la legge internazionale. Non ha nemmeno

aspettato, prima di agire, di vedere se le navi avrebbero violato la

«zona di esclusione militare». Secondo i resoconti fatti dai

parlamentari del Kuwait, e dagli attivisti, le navi stavano per

negoziare con Israele il loro ingresso.

Note Conclusive

ultimo punto: gli USA entrarono in guerra nella Prima Guerra Mondiale

quando la Royal Mail Ship Lusitania venne attaccata da un sottomarino -

od un U-boat - tedesco.

Attaccare navi e civili in acque

internazionali, è un atto di guerra ed un atto illegale in base alle

leggi internazionali.

E’ ironico che Joseph Meadors, uno dei membri della Gaza Freedom Flotilla - che è

stata attaccata - fosse un ex

marinaio della marina USA sopravvissuto all’attacco israeliano alla

U.S.S. Liberty, nel 1967. Così, questa è stata la seconda volta che

l’IDF lo ha attaccato in acque internazionali.

Ma le azioni di

Israele sono andate ben oltre la violazione delle leggi internazionali.

Il portavoce militare dell’IDF - Avital Avital Liebowitz - ha anche

fatto riferimento alla Striscia di Gaza quale territorio israeliano,

dicendo così quello che veramente pensa Israele, ma che non dice a

livello internazionale.Israele è un pericolo per se stessa e per

la sicurezza mondiale. Israele si sta anche preparando per una ben più

grande guerra contro il Libano, la Siria e l’Iran, e non c’è modo che

Israele possa battere l’Iran senza ricorrere ad armi nucleari.

A livello mondiale, i popoli devono chiedere giustizia per i Palestinesi e

la fine dell’occupazione dei territori arabi. Devono anche mobilitarsi

perchè sia impedita una più vasta guerra nel Medio Oriente.

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