1.11.07

Prodi soffocato dalla "muffa fangosa"


29 ottobre 2007 – I poteri oligarchici che LaRouche chiama "la muffa fangosa" hanno di nuovo precipitato la situazione italiana in un apparente vicolo cieco, tenendo il governo sotto scacco con i soliti metodi dell'uso strumentale della "vox populi". Il governo ha le sue responsabilità, che non si esauriscono nella incapacità di migliorare la condizione sociale degli italiani, ma si prospetta la solita crisi gestita dalla "muffa fangosa". Si distinguono nell'assalto gli ex compagni di banco Luca Cordero di Montezemolo e Mario Draghi, rispettivamente capo della Confindustria e governatore di Bankitalia, che si candidano entrambi a versione nobile dell'"antipolitica". E' evidente che la "muffa fangosa" muove le sue pedine italiane con tempi dettati dal crollo finanziario e dalle esigenze di salvataggio degli hedge funds. In questa situazione, le istituzioni possono evitare la deriva antidemocratica solo se tentano una sortita che, al contempo, intervenga sulla condizione reale del paese e restituisca credibilità alla classe politica. Il movimento internazionale di LaRouche ha indicato nella legge per la "muraglia" di protezione dei mutuatari e delle banche (contro gli hedge funds) la strada per questo recupero di credibilità e della ripresa economica; un altro terreno di intervento è quello energetico, con il rilancio di un programma nucleare serio.
Con questi temi, gli attivisti di Movisol sono intervenuti all'assemblea costitutiva del Partito Democratico, sabato 27 ottobre a Milano, diffondendo un gran numero di volantini che, facendo un parallelo tra la crisi dei mutui in America e la crisi sociale che sta esplodendo in Italia, ammoniva: "Solo se tornerà alla tradizione di Roosevelt e Kennedy il Partito Democratico americano riuscirà a far fronte a questa crisi", ed esortava ad appoggiare e a far propria la proposta di LaRouche sui mutui anche in Italia.

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