4.5.08

Il grande imbroglio NUCLEARE



Quando un politico-economista in una puntata televisiva ha dato del " poco competente" al Nobel Rubbia, si capisce dove sta il tono della polemica. I politici sanno tutto e possono anche, i premi Nobel ( vincite con serie di meriti) hanno solo l'intelligenza, non la capacità di creare. Il messaggio nascosto è voi potete studiare e capire quanto volete, tanto per realizzare le vs. idee lo dobbiamo fare noi. Che falso potere!

Le frasi magiche della offensiva nuclearista in Italia sono:
- in Europa vi sono 158 centrali nucleari, quindi il rischio ce l'abbiamo in casa, e visto che c'è, produciamo anche noi con l'uranio
- gli stranieri ci tengono in pugno poiché dipendiamo per l'88% da petrolio e gas e produciamo solo il 12% in rinnovabili autonomamente (geotermico, solare, fotovoltaico, eolico)
- le organizzazioni ecologiste sanno dire solo dei no e una crisi petrolifera ci coglierà impreparati
- rinunciando al nucleare il costo della elettricità costa il 60% in più della media europea.

Ci troviamo di fronte a persone senza scrupoli, legati internazionalmente alla lobby mondiale dell'atomo, che sono disposte ad inquinare in modo irreversibile molte zone della nostra terra con gravi rischi per la vita e la salute di milioni di persone, persone dal "profilo criminale" che mentono spudoratamente su tutto, soggetti "socialmente pericolosi" che possono legalmente determinare scelte sulla pelle di tutti, e di cui si dovrebbe occupare la magistratura.

- Primo imbroglio: gli stranieri ci tengono in pugno, vero, ma noi compriamo gas e petrolio in mezzo mondo, mentre l'uranio è poco, in esaurimento, ed è in mano a pochissimi soggetti che, nella migliore delle ipotesi, ci terrebbero anche essi in pugno
- gli ecologisti dicono "no" a carbone, rigassificatori, nucleare, ma dicono sì alla diffusione orizzontale sul territorio di microgenerazione fotovoltaica, e sì alla macrogenerazione del "solare termodinamico" del Nobel Rubbia, che, cacciato dall'Italia dal nuclearista Berlusconi, è stato accolto a braccia aperte in Spagna dove sono in costruzione venti grandi centrali con il suo brevetto, che in questi ultimi giorni è stato anche acquistato dai cinesi. Investendo massicciamente in questi due settori, microgenerazione fotovoltaica e solare termodinamico, si può fare fronte a qualsiasi domanda di energia e in modo sicuro e senza pericoli, basta solo costruirli in numero sufficiente
- il costo per kilowattora nucleare è più conveniente: la più grande balla a livello mondiale!

Per smantellare le 4 centrali nucleari del Garigliano, Latina, Trino e Caorso (25mila metri cubi di materiale radioattivo e 60.000 metri cubi di impianti da smantellare) finora sono stati spesi oltre 15mila miliardi di vecchie lire, in 20 anni, ma quasi nulla è stato fatto. Nel 1999, sotto la supervisione dell'Autorità per l'energia, è stata costituita la SOGIN, una SpA, che dovrebbe risolvere il problema nascondendo i rifiuti sotto terra, in un unico sito, ancora da trovare, dotata di un miliardo di Euro, che prevede però di spendere altri 4,3miliardi di Euro, con tempi che arrivano al 2024.
Comunque ogni anno vengono divorati 50 milioni di Euro per la manutenzione e la sorveglianza di questi mostri addormentati.
Dopo la rivolta di Scanzano, in Basilicata, dove era stato individuato un sito per lo stoccaggio di tutti i rifiuti nucleari e ospedalieri radioattivi, e siamo nel 2003, nulla è stato fatto per trovare la soluzione, anche se si sono moltiplicati studi, spese, consulenze, e nel frattempo i depositi di scorie sparsi in Italia mostrano preoccupanti segni di cedimento con pericoli reali e immediati di dispersione radioattiva.
Dio solo sa quanto andremo ancora avanti con questa situazione, quante spese (che paghiamo in bolletta elettrica) con la splendida prospettiva di rovinare la vita a quella popolazione che ospiterà questo sito, che resterà pericoloso e radioattivo per 250.000 anni, e che un forte terremoto potrebbe danneggiare.

Bisogna guardarsi da questi nuclearisti, che parlano di vantaggi del nucleare senza nemmeno essere in grado di dire quanto ci costerà l'intero ciclo, demolizione e stoccaggio compresi, e che ci vogliono esporre a pericoli futuri, mentre vi è già una tecnologia che è in grado di far fronte, in modo assolutamente pulito, a qualunque esigenza energetica.
fonte: Paolo de gregorio

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